Sono rientrati felicemente alla base lunedì 1 agosto i due equipaggi del primo giro di Sicilia in gommone tutto al femminile.
Dopo nove giorni di viaggio alle 18,30 le cinque coraggiose protagoniste del raid sono approdate ai pontili della Nautica Danforth a Isola delle Femmine accolte da un piccolo ma entusiasta pubblico di fans costituito principalmente dai soci del club Tecnomare che firma quindi il successo di questa impresa inedita dopo i numerosi raid trans mediterranei e atlantici collezionati negli anni passati.
I complimenti al team del “Women’s Adventure” si sommano a quelli che meritatamente spettano alla Noah, il cantiere che ha messo ha disposizione i battelli (due 5,50) con i quali l’impresa è stata portata a termine senza inconvenienti e nonostante le numerose difficoltà incontrate durante le 450 miglia percorse attorno all’Isola che hanno messo a dura prova i due Selva 40 con cui i mezzi erano motorizzati.
Otto le tappe effettuate durante il raid con percorrenze giornaliere che hanno variato da un minimo di 28 a un massimo di ben 126 miglia e che in più di una circostanza sono state coperte in presenza di condizioni di mare difficili specie se si considera il peso imbarcato su ciascun battello e la limitata riserva di potenza a disposizione.
Anche per questo va dato atto alla scelta dei fuoribordo ma anche alle ottime doti di carena dei due Noah 55 se i consumi si sono potuti contenere in 0,75 litri/miglio viaggiando mediamente a una velocità di poco superiore ai 15 nodi. E parlando delle doti dei mezzi, il raid ha permesso di verificarne la solidità della struttura unitamente a una inaspettata facilità di adattamento alle esigenze più diverse, non ultima quella del campeggio nautico che, specie se si tiene conto delle dimensioni dei battelli , non hanno creato problemi agli equipaggi, merito del buon lavoro progettuale del cantiere nella distribuzione degli spazi sopra e sottocoperta e la cura degli allestimenti.
Se i gommoni sono stati quindi all’altezza del loro compito, vuoi in navigazione che nelle soste, alle protagoniste dell’impresa va riconosciuta una indubbia resistenza e la capacità di affrontare i diversi ostacoli incontrati con l’esperienza di veri “raiders”, ragione in più per meritare il patrocinio che il Comando Generale della Guardia Costiera ha voluto offrire alla loro iniziativa e l’assistenza che le forze di “Mare sicuro 1530” G.C. hanno fornito in ogni scalo adoperandosi anche per la fornitura di tutte le informazioni necessarie al team di “Women’s Adventure” per predisporre su incarico delle autorità costiere un reportage sulla fruibilità dei maggiori approdi turistici regionali.
Queste le tappe del viaggio e le relative distanze coperte tra ognuna di esse: Cefalù (35), S.Agata di Militello (28), Giardini Naxos (82), Acitrezza (22), Siracusa (33), Marina di Pozzallo (42), Marina di Ragusa (15), Porto Empedocle (58), Isola delle Femmine PA (126).